Regione Piemonte, 02-06-2020
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#Iocicredoperché, Torino celebra 74ºil anniversario della Repubblica
Giunta e Consiglio regionale del Piemonte, Prefettura e Comune di Torino, Città metropolitana, Ufficio scolastico regionale e i tre Atenei piemontesi (Università degli Studi e Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale) hanno scelto di organizzare e condividere in occasione del 2 Giugno, Festa della Repubblica, una serie di iniziative connesse dall'hastag #IoCiCredoPerché, con la quale si ribadisce come i valori della Repubblica e della Costituzione possano accomunare istituzioni e cittadini.
Ed è per meglio rappresentare gli aspetti più importanti del vivere civile e dello stare insieme, per ricordare le migliori energie messe in campo nei momenti di difficoltà, l’unità e la coesione nazionale che il Consiglio e la Giunta regionale hanno deciso che a celebrare la ricorrenza fossero proprio le persone comuni tramite le loro parole e le loro riflessioni. Due sono i video realizzati per l’occasione, pubblicati in contemporanea, su tutti i siti istituzionali e dei soggetti partner della giornata, alle 12 e alle 14 del 2 Giugno: - il cortometraggio "IoCICredoPerchè", 25 interviste in cui insegnanti, studenti, volontari, medici, rappresentanti delle forze dell’ordine, casalinghe, pensionati, vigili del fuoco e liberi professionisti raccontano perché credono nella Repubblica e nei valori che essa racchiude - "Vignettisti e bambini raccontano la Costituzione", in cui grandi firme del fumetto e dell’illustrazione come Dino Aloi, Massimiliano Frezzato, Gianni Audisio, Gianni Chiostri, Lido Contemori e Milko Dalla Battista affiancano i bambini dei Consigli comunali dei Ragazzi del Piemonte nel commentare gli articoli della Costituzione che più toccano da vicino la loro vita, come scuola, famiglia, salute, paesaggio, lavoro, cultura. Tutte le opere inedite realizzate per l’occasione dagli artisti saranno donate al Consiglio regionale, per essere poi esposte e rese visibili al pubblico a Palazzo Lascaris (cliccare qui per vederlo).
«Mai come in questo momento della nostra vita abbiamo avuto la possibilità di capire quanto siano preziosi e non scontati i valori fondanti della nostra Democrazia, come la Libertà - sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte - Valori per cui altri Italiani prima di noi hanno donato la propria vita. Mai come oggi sappiamo di essere fortunati a vivere in un Paese che è una Repubblica. E mai come oggi il 2 Giugno è un giorno attuale da celebrare con unità. Perché solo insieme potremo ripartire davvero». «Io ci credo perché la nostra Carta costituzione non è solo insieme di regole giuridiche, ma anche l’insieme di regole di vita senza tempo e senza età - dichiara Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte - Sono trascorsi 74 anni dalla proclamazione della Repubblica, in quel 2 Giugno il popolo italiano, in tutte le sue componenti, uomini, donne, benestanti e nullatenenti, fu chiamato ad esprimere la propria scelta, quale segnale di partecipazione civile, di responsabilizzazione e di coinvolgimento per determinare il destino del Paese. Quel giorno per la prima volta i cittadini diventarono protagonisti del loro futuro».
La cerimonia dell'Alzabandiera Le celebrazioni sono iniziate in mattinata con la cerimonia dell'Alzabandiera, svoltasi nel cortile d'onore della Scuola di Applicazione dell'Esercito di Torino, alla quale con i presidenti Cirio e Allasia sono intervenuti il prefetto e la sindaca di Torino, Claudio Palomba e Chiara Appendino, e diverse autorità militari, civili e religiose. 2 Giugno 2020 Nel suo intervento Cirio ha affermato che «celebrare il 2 Giugno è importante sempre, ma quest’anno assume un significato speciale. Perché non ci sarebbe democrazia senza libertà, né libertà senza democrazia. La nostra Repubblica, però, ci insegna che c’è un valore ancora più grande, che è la vita. Ed è in nome della tutela della vita che ci siamo privati della nostra libertà. Oggi festeggiamo il senso dello Stato, che è quello di aiutarsi e stare insieme. E in Piemonte le donne e gli uomini dello Stato sono donne e uomini eccellenti». «Questi 100 giorni - ha continuato il presidente - ci hanno insegnato il valore del lavoro di ogni persona.
Come avremmo fatto se accanto al personale sanitario, alle forze dell’ordine, alle istituzioni non avessimo avuto l’impegno di chi lavora in un supermercato, di chi le merci le trasporta. In un momento in cui era facile restare soli, noi soli non lo siamo mai stati. E adesso continueremo a lavorare insieme perché accanto all’emergenza sanitaria, dobbiamo superare quella economica e sociale. Ripartiamo da oggi, da questo 2 Giugno. Oggi più che mai, noi ci crediamo. Viva l’Italia e viva la Repubblica". Parlando con i giornalisti dopo la cerimonia Cirio ha sostenuto che "vedere che in Italia fra pochi giorni si ricomincia a giocare a calcio ma i nostri bambini sono ancora a casa a non imparare non ha senso. La scuola sia una priorità non solo nelle dichiarazioni di intenti, ma lo sia negli stanziamenti e nelle regole operative.
Mi auguro che finalmente il Governo abbia la determinazione, così come l’ha avuta per la Serie A, anche nel far ripartire la scuola».
Ed è per meglio rappresentare gli aspetti più importanti del vivere civile e dello stare insieme, per ricordare le migliori energie messe in campo nei momenti di difficoltà, l’unità e la coesione nazionale che il Consiglio e la Giunta regionale hanno deciso che a celebrare la ricorrenza fossero proprio le persone comuni tramite le loro parole e le loro riflessioni. Due sono i video realizzati per l’occasione, pubblicati in contemporanea, su tutti i siti istituzionali e dei soggetti partner della giornata, alle 12 e alle 14 del 2 Giugno: - il cortometraggio "IoCICredoPerchè", 25 interviste in cui insegnanti, studenti, volontari, medici, rappresentanti delle forze dell’ordine, casalinghe, pensionati, vigili del fuoco e liberi professionisti raccontano perché credono nella Repubblica e nei valori che essa racchiude - "Vignettisti e bambini raccontano la Costituzione", in cui grandi firme del fumetto e dell’illustrazione come Dino Aloi, Massimiliano Frezzato, Gianni Audisio, Gianni Chiostri, Lido Contemori e Milko Dalla Battista affiancano i bambini dei Consigli comunali dei Ragazzi del Piemonte nel commentare gli articoli della Costituzione che più toccano da vicino la loro vita, come scuola, famiglia, salute, paesaggio, lavoro, cultura. Tutte le opere inedite realizzate per l’occasione dagli artisti saranno donate al Consiglio regionale, per essere poi esposte e rese visibili al pubblico a Palazzo Lascaris (cliccare qui per vederlo).
«Mai come in questo momento della nostra vita abbiamo avuto la possibilità di capire quanto siano preziosi e non scontati i valori fondanti della nostra Democrazia, come la Libertà - sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte - Valori per cui altri Italiani prima di noi hanno donato la propria vita. Mai come oggi sappiamo di essere fortunati a vivere in un Paese che è una Repubblica. E mai come oggi il 2 Giugno è un giorno attuale da celebrare con unità. Perché solo insieme potremo ripartire davvero». «Io ci credo perché la nostra Carta costituzione non è solo insieme di regole giuridiche, ma anche l’insieme di regole di vita senza tempo e senza età - dichiara Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte - Sono trascorsi 74 anni dalla proclamazione della Repubblica, in quel 2 Giugno il popolo italiano, in tutte le sue componenti, uomini, donne, benestanti e nullatenenti, fu chiamato ad esprimere la propria scelta, quale segnale di partecipazione civile, di responsabilizzazione e di coinvolgimento per determinare il destino del Paese. Quel giorno per la prima volta i cittadini diventarono protagonisti del loro futuro».
La cerimonia dell'Alzabandiera Le celebrazioni sono iniziate in mattinata con la cerimonia dell'Alzabandiera, svoltasi nel cortile d'onore della Scuola di Applicazione dell'Esercito di Torino, alla quale con i presidenti Cirio e Allasia sono intervenuti il prefetto e la sindaca di Torino, Claudio Palomba e Chiara Appendino, e diverse autorità militari, civili e religiose. 2 Giugno 2020 Nel suo intervento Cirio ha affermato che «celebrare il 2 Giugno è importante sempre, ma quest’anno assume un significato speciale. Perché non ci sarebbe democrazia senza libertà, né libertà senza democrazia. La nostra Repubblica, però, ci insegna che c’è un valore ancora più grande, che è la vita. Ed è in nome della tutela della vita che ci siamo privati della nostra libertà. Oggi festeggiamo il senso dello Stato, che è quello di aiutarsi e stare insieme. E in Piemonte le donne e gli uomini dello Stato sono donne e uomini eccellenti». «Questi 100 giorni - ha continuato il presidente - ci hanno insegnato il valore del lavoro di ogni persona.
Come avremmo fatto se accanto al personale sanitario, alle forze dell’ordine, alle istituzioni non avessimo avuto l’impegno di chi lavora in un supermercato, di chi le merci le trasporta. In un momento in cui era facile restare soli, noi soli non lo siamo mai stati. E adesso continueremo a lavorare insieme perché accanto all’emergenza sanitaria, dobbiamo superare quella economica e sociale. Ripartiamo da oggi, da questo 2 Giugno. Oggi più che mai, noi ci crediamo. Viva l’Italia e viva la Repubblica". Parlando con i giornalisti dopo la cerimonia Cirio ha sostenuto che "vedere che in Italia fra pochi giorni si ricomincia a giocare a calcio ma i nostri bambini sono ancora a casa a non imparare non ha senso. La scuola sia una priorità non solo nelle dichiarazioni di intenti, ma lo sia negli stanziamenti e nelle regole operative.
Mi auguro che finalmente il Governo abbia la determinazione, così come l’ha avuta per la Serie A, anche nel far ripartire la scuola».